Passando, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it
Se passi
da quelle panchine in riva al lago
-e per me il lago è il sogno-
guarda bene lì intorno
c'è in giro gente un po' strana
che ci lascia i pensieri.
da quelle panchine in riva al lago
-e per me il lago è il sogno-
guarda bene lì intorno
c'è in giro gente un po' strana
che ci lascia i pensieri.
Tu dirai
non è poi così strano fermarsi a pensare
sulle rive del sogno
-un sogno minuscolo-
certo è più strano
trattare i pensieri
come pezzi di sè.
non è poi così strano fermarsi a pensare
sulle rive del sogno
-un sogno minuscolo-
certo è più strano
trattare i pensieri
come pezzi di sè.
Io l' ho fatto
mi ci sono seduto
su quelle panchine di legno
corroso dal tempo
e non ci ho trovato niente di te
però è strano
tornarsene a casa
senza un pezzo di sè.
mi ci sono seduto
su quelle panchine di legno
corroso dal tempo
e non ci ho trovato niente di te
però è strano
tornarsene a casa
senza un pezzo di sè.
Ma poi
chi vuoi che si fermi
a cercare qualcosa su quelle vecchie panchine
non certo tu
lì di fronte c'è un bar
sedie comode e tavolini
e un cameriere che ti porta pure il caffè.
chi vuoi che si fermi
a cercare qualcosa su quelle vecchie panchine
non certo tu
lì di fronte c'è un bar
sedie comode e tavolini
e un cameriere che ti porta pure il caffè.
Resta sempre un po' strano
tornarsene a casa
senza un pezzo di sè.
tornarsene a casa
senza un pezzo di sè.
01 03 2020
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