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Visualizzazione dei post da 2021

Credere, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Credere, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it E' negli occhi dei bimbi quando una sera il campanello suona e fuori c'è una slitta. Non importa che sia un trattore mal camuffato nè che quello che sta percorrendo il vialetto sembra appena uscito da una dieta ferrea. Devi guardare gli occhi dei bimbi si vede tutto quello che hai perso quando hai smesso di credere alle cose eterne come, ad esempio, la Madre che però ancora ritorna a ogni festa del cuore. Non importa quanto sia camuffata.

Ardore, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Ardore, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Come armonica di corda resta nell'aria il suono se sfiori leggero la corda con un un dito così niente brucia nell'ardore è solo l' annuncio del fuoco. E' come il rosso che incendia il cielo all'orizzonte la mattina e annuncia il sole così come una donna donna in rosso che si muove sinuosa sui suoi giacigli bianchi annuncia qualcosa d'invisibile, la punta che ti può trafiggere. E vibra di una vibrazione invisibile e sconosciuta, l'ardore che arriva da quando si respirava senza respiro da quando non si conosceva la donna e il sole. E se è una vibrazione ha un suono, l'ardore ma non lo puoi più o ancora udire devi tornare dove si respira senza respiro.

Ascolto, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Ascolto, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Stavolta si dovrà voltare là dove il tempo s'è fermato si dovrà voltare non passerò davanti al suo mantello di biancazzurro verniciato per farlo più bello nè mi ci nasconderò più come in un rifugio. Starò in piedi al centro del sagrato e stavolta si dovrà voltare voltarsi verso le finestre a cui mostra la schiena. In piedi al centro del sagrato nemmeno una coperta a far da rifugio nemmeno se la metti su un tavolo e ti ci metti sotto con lei fosforescente tra le ginocchia nello spazio privato tra le braccia dove nessuno può entrare. Lo so che non succederà e non si volterà è già accadutto che a pregarla non sia successo nulla ma io vorrei ancora la mia scatola di doni per Natale e se si voltasse si vedrebbe che non ce l'ha. Così uscirò da quei cancelli aperti e più non tornerò che tanto non è lì sotto a quel mantello più che voltarsi lei per vedermi e per farsi sentire dovrei voltarmi io per riuscire ad ascoltare e vedere che

Il canto del cigno, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Il canto del cigno, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Ecco il giglio bianconuvola che si fa cigno sotto il vento forse esegue il suo canto che domani si va. Con il petto respirante d’allodola un po’ gigante che si fa lupa pronta al balzo se il vento soffia di un po'più. E poi il soffio che la giravolta e la sparpaglia capovolta poi un aereo l’attraversa e lascia un pizzo bianco lassù. Resta un sesso frastagliato bianca vela di nuvola nello spazio delimitato dai gialli e dai blu Poi al solito m’appisolo ed è così che finisce il sogno che domani si va.  

Per favore un angolo di pace, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Per favore un angolo di pace, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it E gira il falco contro le nuvole scure gira e gira e non si dà pace e non è cibo e non è compagna che cerca ma solo un angolo di pace. Ma il cielo è un suono cupo subito dopo il lampo l’ingresso del rifugio confuso tra la pioggia e il vento.

Un lago in mezzo al lago, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Un lago in mezzo al lago, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Pare quieta, andando tra la gente l'anima inquieta e sola ha per tutti un bacio, e più di una parola. E' come un lago in mezzo al lago d'acqua più scura e fonda ed è da lì che canta tu non la vedi ma vedi l'onda. Onda di fantasia solo nel cuore di chi sogna un improvviso giorno inaspettato una carezza dolorosa un disincantato incanto donato. Perchè l'anima è come Venere e dall'acqua sorgerà.

Dream doors, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Dream doors, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Avanza ancheggiando verso il bancone della Nuit tutte le altre svaniscono assorbite dalla sua luce ha un tubino rosso che sembra le sia stato verniciato addosso che basta immaginarlo di un altro colore per farne carne viva. Poi siede sul bancone mentre lo spot l'illumina e non vi dico lo splendore dell'apparizione afferra per la cravatta il barista e ordina un latte e menta. Un latte e menta? Sì, un latte e menta, perchè lei è in una latteria del centro seduta a un tavolo che scrive sul suo diario segreto poi lo ripone dove neanche lei sa forse nelle tasche dello scrittore che la scriverà. E forse è vero e forse no e il latte e menta era un gin tonic preso prima di salire sul bancone per un'altra apparizione che da lassù il tubino è quasi come non ci fosse e qualcuno ha già scritto tutte le sue mosse. Lei dal suo tavolo legge quel che è riposto dove sa nelle tasche dello scrittore che l'ha scritta già e che sia l

L’avresti detto mai, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

L’avresti detto mai, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Ma tu l'avresti detto mai un tempo che quelle automobiline a pila di metallo verniciato a colori lucidi e brillanti che curvavano agli ostacoli e non cadevano dai tavoli quelle su cui sognavi di salirci per poter andare dove vuoi non l'avresti detto che oggi sono qui e non avresti detto mai che ci puoi anche salire per davvero anche se tu avevi forse l'unica che si bloccava all'angolo. Così come oggi non diresti mai che un giorno inventeranno quelle pile quelle che corri corri e non si scaricano mai quelle che desideravi quando l'automobilina non correva più. Lo stesso vale per le ragazze che sognavi viste nelle riviste di mamma o nei cataloghi non l' avresti detto mai un tempo che oggi avrebbero abitato ancora i sogni tuoi. Così come oggi non diresti mai che un giorno inventeranno un sogno che sogni sogni e la notte non finisce mai. Mentre la vita invece sì.

Non lo so fare, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Non lo so fare, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Ci dev' essere qualcosa di più di quello che so di quello che si vede guardando il lago avvicinarsi alla velocità del mio motore qualcosa che l'acqua vuole dire e io non so capire qualcosa che chiama mentre io non sto a sentire. Qualcosa che mi corre al fianco sulla strada alta sopra i campanili a lago qualcosa che non è in tutto quel brillare che fa il sole riscaldando i corpi delle bagnanti sulle rive e nemmeno nell' aria calda che mi scorre intorno come un abbraccio. Allora forse non è nascosto in tutte quelle meraviglie anche se il lago sa essere meraviglioso per nasconderlo bene forse è nell'albero ferito con le radici al sole nella radice bianca sulla riva seccata al sole o nella vecchietta sola che va verso la chiesa qualcosa come un lamento, più giù, in fondo al lago. Ma questo in fondo è solo un mio pensare e quel qualcosa sta in tutte e due le cose bisognerebbe svanirci dentro senza più pensare per c

Tempo mio, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Tempo mio, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Questo è il mio tempo: sono così tanti i miraggi, e le visioni che il cuore finge così tanti da ingannare gli occhi. Donne stese sul profilo dei monti capezzoli d'albero eretti al cielo e inguine d'acero rosso sembrano così vere m'invitano a tornare sulle rive del lago e cercarle per rivederne le bellezze.

Non di questo mondo, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Non di questo mondo, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it È come se il mondo parlasse una lingua sconosciuta che però lui capiva benissimo. Al tempo stesso è come sapesse che non sarebbe riuscito ad impararla mai. Le parole stavano tutte stese a terra come stelle sul pavimento della camera e lui camminava tra gli spazi vuoti o nelle pozze di luce disegnate dagli spazi tra le persiane. Tutto questo dentro un’aria colorata di musica e ombre attorno, sui muri e sui divani. Amorevoli ombre protettrici.