Marzo, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Dentro al silenzio c'è come una sensazione di qualcosa che muore come una ragazza che ha sentito un gran silenzio in grembo, un giorno, o il ragazzo senza più una voce che lo sgrida. Sì, la televisione suona, ma non vale. Ti ricordi il rumore dell'acqua di lago? dalla panchina in riva al tuo paesaggio quella dove hai lasciato un segno per ritrovarla, per ritrovarti. Intanto la televisione suona, ma quella non vale. E ti ricordi l' aria fresca, estiva, e il chiaro di luna, che non è questo, a led bianchi e le mani che salgono lungo le coscie sulla stessa panchina le mani che si infilano sotto la seta rossa fino alle mutandine e poi scivolano sui fianchi per arrivare a sostenere il seno. Intanto alla televisione c'è qualcosa di simile, ma quella non vale. E ti ricordi i profumi? dell' aria davanti al lago della pelle della luna o del sole? Quelli alla televisione non ci sono. Ma è solo un assaggio, finirà il silenz...