Ciao bimbo mio, t' ho lasciato tra il bianco di lenzuola pulite, tra stanze in penombra, lune alle finestre, e oltre le finestre verdi giardini assolati. Ho creduto stessi bene lì, e ho proseguito solo passando da zingare e altre solitudini, altri giardini, altre lune e fiumi e laghi, con una musica dentro e una corazza lucente fuori come un' astronave per navigare nascosto in questo mondo. Ho creduto stessi bene lì. Ho sbagliato, bimbo mio, lì abitava la paura la paura per il malato con la tasca nuda che veniva la notte a farsi toccare. Anche la luna poteva far paura con le sue ombre, alla sua luce la Madonna,fuori dai vetri, ti mostrava la schiena. C' era anche la paura per chi sapeva, chi era lì per studiarti, e permetteva, e ti chiedeva.. non c' era coperta che bastasse a nasconderti. Ho creduto stessi bene lì. Che non saresti mai cresciuto. Sono tornato però, a cercarti per portarti via ma non c' eri, solo case vuote orti abb...