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La casa dipinta

Nel quadro la casa è la dominante
chiara e soleggiata sotto l' azzurro
con le finestre aperte.
Gli scavi conducono dritto lì
dicono fermati. Qui la vita sarà serena.

Solo dopo un po' vedi la via sulla destra
e entri, nel quadro,
vai verso la stazione,
vedi il treno in fondo che disegna la nuvole nel cielo?
E passi un bar, e altre case, e il ponte
e arriva qualcuno che non resta
e ti trovi a chiedergli sei tu?
ti trovi a sentirla rispondere
quant'è che mi disegni così?
vestita di nero.
Ti trovi a vederla infilarsi nel bar e non uscirne più.

Di colpo sei fuori, dal quadro,
fa buio
e nelle finestre con le luci accese
si vede una stanza senza ombre
e dai muri sghembi.


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..intanto i mughetti crescono senza tregua..

Annunzio saresti stato di quel che non fummo, di quello che fummo e non siamo più. In te sarebbero ritornati i morti e vissuti i non nati, sgorgate le acque sepolte. La poesia, da noi amata e non sciolta dal cuore mai, tu l’avresti cantata con gridi di fanciullo. L’unica spiga di due zolle confuse eri tu - lo stelo della nostra innocenza sotto il sole. Ma sei rimasto laggiù, con i morti, con i non nati, con le acque sepolte - alba già spenta al lume delle ultime stelle: non occupa ora terra ma solo cuore la tua invisibile/ bara. (Antonia Pozzi) ..intanto i mughetti crescono senza tregua..

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