Sopra le curve, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it
Sul mio ramo di questo lago i monti hanno curve morbide e arrotandate
non come sull'altro, freddi e spigolosi, più belli nelle nebbie.
I miei sono più belli nel sole
e ce n'è uno che la funicolare taglia in due emisferi.
Sono venuto un milione di volte a guardarli
dalle mie sponde
sempre c'è il mistero della bellezza che non viene a noia
che non satura la memoria.
E va oltre.
Sono venuto forse più di un milione di volte
anche quando non sapevo di essere.
E ancora vengo e verrò tra questi monti
anche quando non sapro più di essere.
Me lo dicono due occhi
che mi guardano da sopra le curve
come a indicare tanta bellezza
come a dire guarda, sei sempre stato qui.
Qui il tempo non fu e non sarà mai.
È questo il mistero della bellezza.
Che è eterna.
Non ci sarà un tempo in cui sarò io a sbirciare da sopra le curve.
Sarà sempre adesso mentre le guardo.
Sul mio ramo di questo lago i monti hanno curve morbide e arrotandate
non come sull'altro, freddi e spigolosi, più belli nelle nebbie.
I miei sono più belli nel sole
e ce n'è uno che la funicolare taglia in due emisferi.
Sono venuto un milione di volte a guardarli
dalle mie sponde
sempre c'è il mistero della bellezza che non viene a noia
che non satura la memoria.
E va oltre.
Sono venuto forse più di un milione di volte
anche quando non sapevo di essere.
E ancora vengo e verrò tra questi monti
anche quando non sapro più di essere.
Me lo dicono due occhi
che mi guardano da sopra le curve
come a indicare tanta bellezza
come a dire guarda, sei sempre stato qui.
Qui il tempo non fu e non sarà mai.
È questo il mistero della bellezza.
Che è eterna.
Non ci sarà un tempo in cui sarò io a sbirciare da sopra le curve.
Sarà sempre adesso mentre le guardo.
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