Dove il nulla non è nulla, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it
Eternamente sporta al davanzale
un giorno che non ricordo quando fu
e io non so nemmeno dove stavo
forse sul ballatoio o forse giù.
Non so chi è stato a fare quella foto
forse lo zio venuto da Milano
Milano, città lontana come l' America
e quelle magie erano cose di lassù.
Luciano vieni fuori che c'è il sole
andiamo a fare un giro senza meta
ma era domenica, giorno di partite
papà era dentro con la radiolina
le pile legate fuori che quelle sì
duravano di più.
E dai papà finisci la partita
prendila sottobraccio e andiamo giù
possiamo passare dallo zoo prima del lago
ci son le scimmie buffe e colorata
la faccia rossa e il sedere blu
da lì al lago poi il passo è breve
a quei giardini dove mi portavi tu
ci sono panchine dove puoi riposare
io intanto gioco e non ti vedo più.
Perchè è questo che davvero vedo nella memoria
un grande bianco pieno di presenze e luce
quelle scimmie, il lago, i volti non li vedo più.
E' come vedere qualcosa che non c'è
come se quella foto sparisse tra la pieghe del taschino
per giorni e giorni ma lo sai che c'è.
Così oggi scenderò a vedere il lago
e ci saranno bimbi nel giardino
la foto insieme nel taschino
il taschino come un grande lago grigio pieno di presenze e luce
i colori ce li metto io.
Eternamente sporta al davanzale
un giorno che non ricordo quando fu
e io non so nemmeno dove stavo
forse sul ballatoio o forse giù.
Non so chi è stato a fare quella foto
forse lo zio venuto da Milano
Milano, città lontana come l' America
e quelle magie erano cose di lassù.
Luciano vieni fuori che c'è il sole
andiamo a fare un giro senza meta
ma era domenica, giorno di partite
papà era dentro con la radiolina
le pile legate fuori che quelle sì
duravano di più.
E dai papà finisci la partita
prendila sottobraccio e andiamo giù
possiamo passare dallo zoo prima del lago
ci son le scimmie buffe e colorata
la faccia rossa e il sedere blu
da lì al lago poi il passo è breve
a quei giardini dove mi portavi tu
ci sono panchine dove puoi riposare
io intanto gioco e non ti vedo più.
Perchè è questo che davvero vedo nella memoria
un grande bianco pieno di presenze e luce
quelle scimmie, il lago, i volti non li vedo più.
E' come vedere qualcosa che non c'è
come se quella foto sparisse tra la pieghe del taschino
per giorni e giorni ma lo sai che c'è.
Così oggi scenderò a vedere il lago
e ci saranno bimbi nel giardino
la foto insieme nel taschino
il taschino come un grande lago grigio pieno di presenze e luce
i colori ce li metto io.
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