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Dei tanti momenti che avrò, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Dei tanti momenti che avrò, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Poco fa il cielo era di un bel blu profondo, che ancora ci abitava la notte
il viola del nuovo giorno saliva all'orizzonte, lungo il traliccio della luce.
Un comune traliccio della luce, questo si vede dalla mia finestra,
e tetti e case e alberi, ogni giorno uguali.
Ma poi ha iniziato a scintillare, colpito dai primi raggi del sole
ancora bagnato dalle nebbie notturne.
E in quel momento ero lì, finchè la luce ha reso il cielo e l' orizzonte di un unico colore
il traliccio sfumato nella foschia.

 

Che sia per questo che canto canzoni d'amore
e scrivo e descrivo le gioie che ho
nominando la madre dopo ogni gioia
anche perchè Santi numi o Eterni dei è un po' desueto
mentre Mamma mia è eterna.

 

Che sia per questo che canto dei luoghi che ho incontrato o incontrerò
di cose comuni come gli alberi ai monti
che vegliano un compagno strappato dal vento
sdraiato nel muschio o nella neve.
O dei venti di lago, ricorrenti, che salgono e scendono le rive
portando voci e profumi lontani, e anche cose lontane nel tempo.
O dei corpi di donna
altrettanto scintillanti al sole o profumati, fonti di gioia e dolciore.

 

Che sia per questo, che ne scrivo e descrivo e li mostro
che sia perchè qualcuno che li deve vedere li veda
e ne veda la bellezza, e si convinca, e mi lasci qui ancora un pò.
Perchè so che avrò altri momenti di gioia che ancora non so
ma so che saranno i più teneri e belli
altri saluti al sole.

 

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