Nocciolo, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Sono quello che ho intorno, non chiamatemi poeta o musico o altro. Se vado così spesso alle rive di un lago è perchè lì sono acqua che va sono la Breva che increspa la superficie o l’ acqua calma e scura, e profonda. Sono i sentieri che salgono a Brunate col muschio tra i ciottoli, e alla colma non so più che anno è o quanti ne ho io sono il bimbo in eterna fuga, col motorino troppo grande. Sono il bimbo con l’ arco e le frecce, a caccia di ragni, che, attenta!, qui ce ne sono molti. Sono il ragazzo che guarda le nuvole dall’ alto.. con le mani sporche di grasso di catena. Sono il vecchio che ascolta un suono di armonica lungo il sentiero sono i fili d’erba tra i narcisi. E alla colma c’è sempre mamma che prepara il pic-nic, e sorride, perchè le rubo il plaid per un rifugio sotto il nocciolo. In realtà non ricordo che albero fosse, ma una copertina e due seggioline ne facevano un rifugio insieme alle foglie...