Passa ai contenuti principali

Ho sognato una strada, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Ho sognato una strada, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it



Ho sognato una strada stanotte
e la notte era nera
l'asfalto nero e ruvido brillante di luna.
Saliva come un ponte
in fuga dal mondo, invisibile.
E più in su una buca.
Un pozzo profondissimo dai bordi umidi e bianchi.
Anche loro brillanti di luce
la indicavo a tutti
ma nessuno passava.

L'ho sognata ancora, da sveglio,
il mondo però era di una saturazione esagerata
con tutti i colori dell'arcobaleno
la strada partiva proprio dal cuore
dal centro del mondo
sempre nera nera
e saliva e saliva, e più su eccola, la buca
ma dai bordi gialli e frastagliati in espansione
poi risucchiati all'interno,
fino a lasciare un anello blu
ma anche l'anello svaniva
in nuvole d'azzurro
riempiendo un cielo blu profondo e colmo di stelle.
Poi tutto tornava nero.
Per poter ricominciare.

E niente,
penso che devo smettere di premermi le dita sugli occhi
nella vasca da bagno, per vedere le stelle.
Penso che avrei dovuto entrare nella prima buca, quella vera
invece di mostrarla a tutti i nessuno che passavano.

Per sondare l' insondabile.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il sogno può bastare, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Il sogno può bastare, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Cos'è tutto questo freddo e lampi tuoni e grandine doveva essere tempo d'abiti leggeri e colorati di verdi e fiori sotto il sole. Il ciliegio qui sotto è fiorito l'altro giorno e ha già perso quasi tutti i fiori sotto la bufera ha un cerchio bianco ai piedi, sempre più grande quelli rimasti sono come in attesa di qualcosa in equilibrio tra il grigio del cielo e la terra. Sta in un piccolo giardino in verità un cortile e esce da un foro nel cemento io lo metto su alla colma, in sogno proprio in mezzo a un prato, e i bianchi fiori godono del sole ma è come un ricordo lontano, che torna agli occhi. Basterebbe un po' di sereno, un'aria calda e dorata, per farlo rifiorire. Lei è come quel ciliegio doveva essere tempo d'abiti leggeri e colorati trasparenze e ombre sotto la luce ma è tutto grigio, e freddo e spento come avvolto nelle nebbie o nei vapori. Io la metto nei suoi letti bianchi, in sogno, e v...

Le bellezze, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Le bellezze, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Non ci si abitua mai alla bellezza. Ogni lago brillante che ho visto ogni curva di seno o monte ogni tronco d’albero o corpo di donna e altra bellezza ancora vista sul sentiero verso questa calma età non mi abituerà mai. Sono rimpianti per tutte le bellezze che so esserci ancora in qualche luogo di questo mondo da vedere e che non riuscirò a vedere.

Ardore, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Ardore, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Come armonica di corda resta nell'aria il suono se sfiori leggero la corda con un un dito così niente brucia nell'ardore è solo l' annuncio del fuoco. E' come il rosso che incendia il cielo all'orizzonte la mattina e annuncia il sole così come una donna donna in rosso che si muove sinuosa sui suoi giacigli bianchi annuncia qualcosa d'invisibile, la punta che ti può trafiggere. E vibra di una vibrazione invisibile e sconosciuta, l'ardore che arriva da quando si respirava senza respiro da quando non si conosceva la donna e il sole. E se è una vibrazione ha un suono, l'ardore ma non lo puoi più o ancora udire devi tornare dove si respira senza respiro.