Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2020

Let it snow, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Let it snow, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Stamattina il mondo s'è svegliato tutto pulito e bianco stamattina il mondo s'è svegliato e sembrava un neonato che non sapesse d'esser nato. S'intuivano appena appena le strade ombre scure e rettilinee già tracciate sopra la neve gli alberi piegati come severi osservatori piegati dal peso di leggera, soffice e vaporosa neve. Tanto vaporosa da confondersi nell' aria con il cielo eppure nell' aria c' era come un' aria di attesa attesa che quel che è già stato appaia. Attesa che si sciolga, tutta quella neve, sposando la terra anche se questa provvisoria veste bianca sembra proprio un sogno sotto è già tutto scritto e disegnato e anche quello che c'è sotto mi piace ancora tanto. Anche se poi quel che appare non è più quel giardino segreto che da qui, ora, si riesce a immaginare.   Foto mia.

Guarda la voce, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Guarda la voce, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Guarda la voce muove le foglie all'albero che come tante doppiatrici traducono l' inudibile voce così melodiosa quando si unisce al canto delle onde nella luce grigia che scende dai monti. E' un albero solitario sentinella da tempo immemore sulle rive ha visto l' origine della voce e te ne regala le forme. Forse è solo l'anima che sogna incantata dall' atmosfera ascolta mormorii e sospiri mentre la sentinella danza e canta riflessa sulle onde. Certo che è l'anima che sogna perchè è lì che si placa e si sente a casa amata.

Il costruttore di frecce, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Il costruttore di frecce, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it C'era una volta in fondo a una grande discesa da dove i bimbi scendevano su grandi carri di legno e cuscinetti d'acciaio una città. Oh, certo che si sbucciavano ogni tanto ma era quasi un vanto e poi in quella città ci abitava un'infermiera miracolosa che con due baci guariva i dolori. Era una città murata e stesa sulle rive di un lago sulle cui rive sorgevano castelli, e castellane che ti accoglievano nei giorni di pioggia. Era incastonata tra i monti e sulle cime piccoli indianini lanciavano frecce agli alberi e correvano sulle grandi praterie di narcisi. Da quelle cime partivano i falchetti che scendevano a lago a salutare i cigni e gli ospiti della castellana. Ci abitava anche il costruttore di frecce, il suonatore di fili d'erba e scalatore di rocce che sognava un piccolo indianino che lanciava frecce agli alberi. Lui e la sua regina infermiera, Lo riconoscereste ovunque, anche steso sul pavimen

Dei tanti momenti che avrò, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Dei tanti momenti che avrò, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Poco fa il cielo era di un bel blu profondo, che ancora ci abitava la notte il viola del nuovo giorno saliva all'orizzonte, lungo il traliccio della luce. Un comune traliccio della luce, questo si vede dalla mia finestra, e tetti e case e alberi, ogni giorno uguali. Ma poi ha iniziato a scintillare, colpito dai primi raggi del sole ancora bagnato dalle nebbie notturne. E in quel momento ero lì, finchè la luce ha reso il cielo e l' orizzonte di un unico colore il traliccio sfumato nella foschia.   Che sia per questo che canto canzoni d'amore e scrivo e descrivo le gioie che ho nominando la madre dopo ogni gioia anche perchè Santi numi o Eterni dei è un po' desueto mentre Mamma mia è eterna.   Che sia per questo che canto dei luoghi che ho incontrato o incontrerò di cose comuni come gli alberi ai monti che vegliano un compagno strappato dal vento sdraiato nel muschio o nella neve. O dei venti di lago

Sogno invisibile, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Sogno invisibile, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Si muove lenta nel buio della stanza la donna sognata si spoglia lentamente dei pensieri del giorno si prepara amorosa per la notte fuori dal campo di luce. Nessuno specchio sul tragitto rivela la presenza solo sospira a volte, o così mi pare e mente mente col corpo che tace. Il suo sospiro è un soffio, che sposta le tende invisibile si stende al suo giaciglio e si accarezza, fino ad aprirsi la bocca che è il buio della stanza. E mente dice di esserci e non c'è se ne sta nel buio impenetrabile e profondo ma fa dei sospiri un canto e io sono nello stesso buio suono la sua canzone. E mento, vedendo un corpo che non c'è ho tolto le corde alla chitarra per suonare quella canzone. Parla di alberi, spazi aperti e luminosi e venti sopra al lago e la melodia è dolce, di chissà quali inaudibili corde. Poi l'adagio con grazia si fa andante mosso di vento che agita le cime e di battaglie antiche tra l'arcangelo di Brun

Zingarella, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Zingarella, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Sorride come una giovinetta, la zingarella nella cornice dorata, il tempo passato sulla tela le ha reso la pelle secca e screpolata, sorride come allora, nella giovinezza andata la vecchiaia invece nessuno l'ha mai disegnata. Sorride nel suo abito rosso e vaporoso di voulant e sotto l'abito teneri seni freschi e giovani da immaginare era la compagna di tante notti nere sull'Olona e dal nero di quelle notti è circondata. I lampi allora non facevano paura perchè lei appariva in tutto quel chiarore davanti a me sembrava viva appoggiata al muro e quando tornava il buio era bello saperla lì. Oggi però non so dov'è non so in che casa guarda o se si ricorda di me quale luce la illumina nè chi la sta a guardare ho solo qualche foto senza profumo nè calore ma è bello saperla lì chissà dove è successo solo che ha dovuto andare. Come allora le dico che sto bene qui e come allora non mi crede ma non può tornare.  

Nostos, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Nostos, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Forse è un bisogno mascherato da nostalgia questo vedere i suoi colori sfumati nella nebbia indorata dai lampioni, questo tornare della memoria da questo balcone a un altro dove guardavo alle stelle cantando. E' sempre quel ragazzo che esce sul balcone a fumarsi una sigaretta, non ci sono i puntini luminosi delle stelle ma ha desideri nelle tasche e li disegna. Disegna una donna appena sopra i tetti vestita con i suoi colori il viso e il corpo dissolto nell' oro della nebbia. La donna che ha acceso tutti i colori dell' arcobaleno. E' sempre il ragazzo che la guarda sono solo più stanco gli dice ho un po' più di sonno la sera e correre tra le stelle è un sogno ma sei ancora qui gli dice profumi ancora di canzoni e giovinezza cotone sulla pelle e ninnananne buone. Ma è solo un bisogno mascherato da nostalgia un bell'inganno. Non è qui davvero.  

Sul sentiero, inaspettata, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Sul sentiero, inaspettata, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Sul sentiero, inaspettata. Un giorno andrò al bosco lasciando questo divano comodo andrò al bosco cercando nuovi sentieri come sempre nei miei soliti giri. Ci saranno curve sul sentiero e dopo l'ultima il buio tra gli alberi si farà di un bianco luminoso e invitante. La vedrò apparire piano in tutto quel bianco come sbucasse dalle nebbie. Le previsioni dicono che farà un gran caldo quel giorno o un gran freddo e che pioverà se non c'è il sole. Di sicuro quel giorno saprò che lì finisce il sentiero mentre quello percorso frana silenzioso nel lago. Non si può tornare. Dovranno venirmi a cercare dietro le curve.

Il cerchio dei ricordi, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Il cerchio dei ricordi, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Conosco un posto nell'angolo più basso del cerchio, della ruota che avanza veloce e gira, sempre diverso e sempre uguale. Un posto dove stanno i ricordi di cose mai vissute cose passate e cose future che piovono dall'angolo più alto. Cose del tipo ti ho baciato le spalle o te le bacerò è lo stesso mentre coi pollici ti accarezzavo o accarezzerò le vertebre nel centro esatto della nuca. Cose che girano, e vanno, e vengono cose che tornano da dove non sono esistite mai.   Cose svanite, o che svaniranno sempre qui presenti.

S’imbianca il ciclamino., di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

S’imbianca il ciclamino., di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Certo che è uno spettacolo un bel ciclamino dritto e a testa alta nel sole rosa come di altri rosa non ce n'è. Ma dovevate vederlo chiuso come una spada coi petali attorcigliati dovevate vederlo una mattina srotolarsi in una vorticosa danza e spalancarsi e poi abbagliato dalla luce richiudersi un po' Dovevate vederlo cambiare forme e posizioni ascoltando il vento sui petali. Dovreste vederlo adesso imbiancare forse per la stanchezza, forse per l'età il colore perso nel vento. Dovreste vederlo crearsi una coperta di foglie per il capo stanco che presto cadrà.  

Un mattino di novembre, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Un mattino di novembre, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it E' uno di quei mattini che ti svegli sul divano che la sera prima non hai visto finire il film e la notte, aprendo gli occhi, hai solo spento la tv che disturbava il sogno e il sogno era così bello che non potevi lasciarlo lì per andare a letto. Lo dovevi subito rincorrere, e riprendere. E' uno di quei mattini che la casa appena sveglia si rischiara piano vuoi farti un caffè ma stai lì a guardarla schiarire col sogno, che ha ancora corpo, e impronta, calda, sul divano. E' uno di quei mattini che è difficile tornare nel mondo di qua uno di quei mattini che la stanza è vuota, vuota di luce e sogni e più si alza la luce più se ne vanno i sogni. Bisognerà alzarle queste tapparelle, e guardare fuori per vedere se c'è o no la nebbia. Per vedere se qualcosa della forma del sogno è rimasto tra gli alberi.  

Per questo son qui, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Per questo son qui, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it È per questo che sono qui, perchè da bambino facevo l’indiano, costruivo teepee sulle cime più alte e più belle della fantasia. Poi correvo veloce come fa il vento quando risale i pendii accendevo fuochi e lanciavo segnali di fumo. È per questo che sono qui sulla cima del monte più bello che so a cercare segnali di fumo lasciati per me che c’è qualcuno che sa cosa mi piace e lo nasconde tra le cose tipo un’ombra sul monte di fronte senza albero generante un fiore con la corolla al cielo o un ciclamino, quando il percorso si fa duro (e fate i buoni, non pensate male sul duro) un ciclamino che ti dà la sua fragile forza rocciosa. E forse è proprio questo nocciolo che ho davanti il nocciolo di tutta la questione quello dove andavano a rimbalzare le frecce quelle famose, che ancora rimbalzano forse è nella boscaglia alle spalle dove sta la piccola indiana che ha paura dei ragni -ma tu non averne paura-. Forse per questo son

Qualcosa che non so, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Qualcosa che non so, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it E' qualcosa di prima dell'infanzia che ricordo qualcosa che altri hanno visto forse in un lontano e caldo Agosto, come questo cercando ombre e frescure. Altri che ora sono io. E' così che ho preso quella strada che scendeva stretta tra gli alberi tutta curve e ombre, partendo dalla statale a lago, ricordando qualcosa che non so. E' così che ho sceso tutte quelle scale in pietra con occhi e gambe d'altri innamorati. E più scendevo più pesava l' ombra sulle cose che non si vedono senza fatica scendevo e riposava il cuore in forma d'acqua, brillante e calme onde. L'ultima scala ha una grata in ferro va verso frontiere sconosciute dove qualcuno mi sogna. Chiusa. Non è ora di partire per altri lidi, ma di tornare. (foto mia)

Pensieri in maschera, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Pensieri in maschera, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Ci son pensieri notturni e dozzinali in cui lei appare, nuda e sfrontata sopra i letti delle sue piu belle età. E ci sono pensieri vaporosi, caldi di vasca, nel relax pomeridiano in cui le sirene mutano in Veneri nascenti. Ci sono pensieri da panchina in riva al lago, tra le rose in cui lei appare tra le nuvole, nuvole che si specchiano a pelo d'acqua e non sai più se il cielo è sotto-o-sopra. E ci sono pensieri sognanti in cui lei è tutte queste cose e il sogno e ci passa attraverso in volo su un unicorno un po' sbiancato. In fondo ai cassetti ha una maschera per ognuno che ognuno vuole la sua e una maschera per tutti uguale ma ognuno sogna sempre la sua. Ognuno le dà un nome un nome come Verità per tutti mai uguale. Anch'io le ho dato un nome un tempo o anche più di uno, uno per ogni sogno. So che adesso guardo il cielo e non son sogno tutte quelle cose i sorrisi, gli unicorni e dietro tutte quelle nuvol

Cose da vecchi, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Cose da vecchi, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it In volo ricorda di non togliere il gas o mette giù il muso. Che son cose da vecchi ricordare gli artigli aggrappati all'argilla che ti spingono verso la cima e l'azzurro del cielo. Sono cose da vecchi arrivati alla cima di quel ricordo antico salire ancora nel cielo col corpo e col cuore. Ma non togliere gas, o mette giù il muso.

Chi ha paura dei buchi neri, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Chi ha paura dei buchi neri, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Forse dormivo, e sognavo, forse no. Stava disegnato, sullo sfondo della parete rossa e roteava come in quei sogni dove in lui ci si sprofonda. Ma io lo coloravo un pò sopra un pò sotto con lo stesso colore di sfondo finchè restava una sottile linea scura. Ma ancora sembrava una ferita così le ho messo due labbra che sono sempre così sfumate, le labbra, nei sogni. E le ho dato un bacio.

Tempo, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Tempo, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Lei abita nei cieli ormai la puoi trovare lì ogni volta che vuoi le stanze con l’ aria ferma non fanno per lei. Perchè lei è tempo tempo passato e tempo che verrà e come il tempo non lo puoi fermare. Ma il tempo è un’invenzione e lei lo sa quando con una giravolta dolcissima scompare quando si ferma, nell’occhio calmo del tempo e dolcissima riappare. Ma sa anche che guardi il cielo e così si lascia trovare esplosa in piccoli dettagli di tormentata felicità e lo sa perchè lei è te che guardi al cielo. E non c’è luogo dove puoi andare da solo. https://bonvinifranco.wordpress.com/2020/08/17/tempo-2/

Trittico degli arcobaleni e dei desideri, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Trittico degli arcobaleni e dei desideri, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it . E proprio mentre guardi lei quella che hai disegnato ieri quella che pensavi non arrivasse mai quella che invece è qui dentro agli occhi tuoi. Quindi sogna bimba mia disegnalo il futuro sogna forte quanto puoi e dimmi i desideri tuoi che si faranno miei. Certi pomeriggi. Di là qualcuno ha aperto l’acqua e la temperatura sale l’aria è satura di vapore. Fuori piove l’aria qui invece è serena profuma di pomeriggi al vetro ad aspettare un arcobaleno o il primo raggio di sole che lo crea. L’aria qui invece è afosa dei pomeriggi di cotone di bianco e di caldo sulla pelle e di manine curiose. Ma oggi non è tempo di arcobaleni che dicono continui, questa pioggia rinfrescante. Così ci si accontenta di uno stupore a caso un ricordo o un sogno non so purchè scelto tra i più belli. Cose intime e segrete. E poi mi piace quando fruga con le dita tra le cose sue più intime e

Gli ultimi fiori, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Gli ultimi fiori, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it "Li ha scelti con cura i fiori che ha raccolto per me ne ho fatto un bel mazzo, nel vaso nuovo d'Agosto fatto apposta per contenerla" E potrebbe finire qui ma non capireste non capireste che a guardarli la puoi vedere al prato china sui fiori, nel suo vestitino fresco ogni volta di un nuovo colore. Rosa come le rose rosa bianco come le margherite viola come un pensiero. E potrebbe finire qui ma ancora non capireste non capireste che a guardarli appare una donna nuda e sfrontata nei sogni di gioia vestita. Gioia rosa come le rose rosa gioia bianca come le margherite gioia viola come un pensiero. E ogni giorno ne prendo uno quello che desidera esser preso e lo porto al sole l'aria è calda come un eterno Agosto e piena di musiche e voci. Così d' improvviso inizia a danzare gioia rosa come le rose rosa nell'aria che l'avvolge leggera gioia bianca come le margherite e canta con voce di sirena gioi

Quotidiana spera, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Quotidiana spera, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Quotidiana spera. Non venire come sogno ma come cosa vera non come miracolo ma come quotidiana spera. Questo perchè stanotte ho sognato di lei facevo come fa il vento quando passa tra i fianchi della valle. Questo perchè la valle diceva spettinami spettinami i fianchi e l’erba e il bosco e in fondo, aveva due desideri già aperti e splendenti. Ma tu non venire come sogno ma come cosa vera non come miracolo ma quotidiana spera. Questo perchè ne ho un altro qui non è un sogno e forse se gli canto una canzone in rosa si aprirà.

Appare, pur non scomparendo mai., di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Appare, pur non scomparendo mai., di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Appare come cosa che brilla alla luce nuova di ogni volta e appare ogni volta nuovo che il lago non è mai lo stesso e si fa più bello curva dopo curva mostra nuovi dettagli un battello che passa lento un campanile, un ponte, una vela. Questa strada a volte sale quando la costa si fa impraticabile passa tra gli alberi e i boschi ha gallerie scure da dove il lago non si vede ma è la sotto, che brilla. L'auto intanto va, in leggera discesa verso la fine della galleria non accende il benzina se non serve scivola in un silenzioso elettrico che anche lei sa il valore del silenzio pieno di cose mai viste che brillano alla luce nuova di ogni volta. Ecco, riappare si spalanca di nuovo agli occhi e ti regala una voglia di fermarti a guardare. Lo so che fa male ma ne approfitti per una sigaretta, così dal muretto a lago vedi dettagli là in fondo e un sentiero, una scalinata che scende tra le case antiche piena di

Qualcosa di fiorito, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Qualcosa di fiorito, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Ieri era un tramonto cittadino quello alla finestra a ovest un profilo di case nere all'orizzonte e il sole che cadeva lento in un canestro disegnato dalle mura. Il cielo arrossiva mentre qualcosa fioriva sul balcone a est. Mercurio era nascosto, a ovest, dietro il nero delle case e io ero lì a guardarlo. Stamattina il cielo è tornato azzurro -che qualcosa è fiorito sul balcone a est- così ho deciso, salgo alla sorgente al posto dove il loro nonno portava i miei figli al posto dove i miei figli portano i loro il posto dove qualcuno ci sta ancora portando tutti e ci aspetta nel nero tra gli alberi. E niente. Sono qui, alla sorgente dei fiori con qualcosa di fiorito che qualcuno deve vedere.

Laghi e altre meraviglie, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Laghi e altre meraviglie, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Quant'era bello il mio lago ieri bello bellissimo tanto da sembrare un quadro e forse proprio questo era un quadro in una stanza vuota. Poca gente attorno a tratti nessuno così a chi lo dico guarda questo è il mio lago. E così nessuno vede i suoi sogni danzare sull'acqua tra le onde. Non così quest'altro lago di oggi sperso e nascosto in mezzo al bosco qui non viene mai nessuno solo qualche viandante che passa o un ragazzino a pesca d'illusioni con la canna di ramo di quercia. Tutto è rimasto com'era alle spalle il solito capanno nel folto del bosco qualcuno si dà gioia come fosse la prima volta. E in fondo è proprio così che come fosse è come è se ci credi qui gli anni non sono passati li ricordi soltanto al ritorno per un po' di fatica in più a pedalare. Qui i ranocchi saltano nell'acqua veloci come le tue dita due betulle si alzano al cielo sinuose come il tuo corpo. Una tartaruga tr

Lei, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Lei, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Lei è paesaggio, di quelli visti da un belvedere sui monti quei belvedere da dove la vedi tutta, intera e credi di essere andato lì per guardarla me è lei che ti ci ha portato. Quei belvedere da dove non andresti più via, dove ci staresti un'eternità, senza invecchiare mai. Da lì la vedi tutta, intera, e non sai cosa guardare perchè lei è il cielo dove appare immensa vestita di nuvole e sole. E' il profilo sinuoso dei monti è il nome di tutti i colori che vedi è un'ala rossa, che veleggia tranquilla sul lago è il verde dei monti l' arancio dei tetti di tegole che dall' alto non nascondono un giardino segreto. E' il falchetto che scende a spirali lente e si butta d'improvviso in picchiata, veloce, alla preda e tu sei la preda, e ti piace. E' il nero, profondo e umido del lago che si intravede tra i rami spogli del bosco. La notte si fa contorno di stelle, e il nero mistero. E ancora è paesaggio di quelli

I carri degli angeli, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

I carri degli angeli, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Non erano i soliti lampi stanotte, era una raffica di scintille a illuminare il buio come lanciate dalle ruote dei carri degli angeli. Se ne sentiva il rombo mentre passavano sulla strada disegnata dalla luce, all'orizzonte, se ne sentiva il rombo, sordo, continuo, come passassero su un ponte di pietre sul vuoto, diretti alla dodicesima stanza dove tutto ha inizio. La pioggia intanto suonava una melodiosa ninna nanna.

Silenzio, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Silenzio, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Rimane, nell'aria un poco di luce gialla solare accende il verde delle foglie agli alberi ne risalta i contorni. Gli alberi disegnati su un cielo che intanto ingrigisce. È la pioggia che arriva. C'è silenzio le case chiudono gli occhi gli uccellini tornano al nido, zitti zitti. Io sono già al nido zitto zitto e guardo al cielo con l'anima dondolante, come le foglie là fuori, mosse dal vento.

Guarda le madri, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Guarda le madri, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Guarda le madri guarda i loro sorrisi vincere il tempo scavalcare la morte. Guarda le figlie, i figli specchi riflessi di quell'eternità. Guarda le madri e le figlie che imparano e insegnano l'una dall'altra i gesti e l'amore finchè non distingui la madre e la figli. Guarda le madri mancate e le figlie desiderate guardale sedute agli orli degli specchi guardale guardarsi riconoscersi i gesti e l'amore. Guarda le madri sfigliolate le figlie inchiodate a una croce e loro inchiodate alla stessa croce. Guarda la loro croce che si fa mondo e terra, alberi e boschi pioggia che viene e che corre nei fiumi. Sono madri bambine con le figlie già grandi forse madri anche loro in una vita inventata. https://bonvinifranco.wordpress.com/2020/05/11/guarda-le-madri/

Madre, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Madre, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Lo sapeva che non sarei mai stato davvero suo non più come nel suo ventre rannicchiato sarei uscito per il mondo lei avrebbe aperto le porte del mondo io gli occhi al suo sorriso. Lo sapeva,mai davvero suo ma per sempre nostri. E' così che è diventata il mondo. E' così che rinasco ogni giorno pronunciando il suo nome. Ogni volta che qualcosa che filtra tra i rami o quando il cielo che scende a terra bacia l'acqua e mi avvolge tra il cielo e i rami. E non ci manca più nulla. Si-amo per sempre noi.

Fili di nuvole, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Fili di nuvole, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it Ieri eri nel cielo dietro casa verso sera, le nuvole erano scure e sottili, come tratti a matita su sfondo grigio, e disegnavano un sogno sdraiato. C'eri tutta, i seni le sopracciglia e gli occhi, i capelli, il contorno del viso e i fianchi. Il tempo di prendere il telefono e il vento t'ha portata via. Io mi sono perso il tuo lento svanire e tu non mi crederai.

Akua dulza, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Akua dulza, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Poesia&Id=58397 Basta poco nelle sere di pesca al lago, perchè questo sparisca. Basta una nuvola che copre la luna e l’ acqua si fa invisibile agli occhi, dello stesso colore del cielo. Resta solo il suono delle onde su questa riva, dove sei seduto e la luce di una casetta sull’ altra sponda a mostrare i confini. Poi anche quella si spegne colta dal sonno. E’ allora che l’ anima si spande nel buio senza più confini. Nel mormorio dell’ acqua dolce che la culla.